+ Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 21,1-14
Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.
Riflessione
• Il Capitolo 21 del vangelo di San Giovanni sembra un’appendice che si aggiunse più tardi dopo che il vangelo era già terminato. La conclusione del capitolo precedente (Gv 20,30-31) lascia percepire che si tratta di un’aggiunta. Comunque, aggiunta o no, è Parola di Dio che ci presenta il bel messaggio della risurrezione in questo quinto giorno della settimana di Pasqua.
• Giovanni 21,1-3: Il pescatore di uomini torna ad essere il pescatore di pesci. Gesù è morto ed è risorto. Al termine dei tre anni di vita insieme a Gesù, i discepoli ritornano verso la Galilea. Un gruppo di loro si trova di nuovo davanti al lago. Pietro ritorna al passato e dice: “Me ne vado a pescare!” Gli altri rispondono: “Veniamo con te!” Così, Tommaso, Natanaele, Giovanni e Giacomo insieme a Pietro si recano in barca a pescare. Ritornano alla vita del passato come se non fosse successo nulla. Ma qualcosa è successo. Qualcosa stava accadendo! Il passato non è tornato indietro! “Non abbiamo preso nulla!” Ritornano sulla spiaggia, stanchi. E’ stata una notte piena di frustrazioni.
• Giovanni 21,4-5: Il contesto della nuova apparizione di Gesù. Gesù stava sulla spiaggia, ma loro non lo riconoscono. Gesù chiede: “Figlioli, avete qualcosa da mangiare?” Risposero: “No!” Nella risposta negativa riconobbero che la notte era stata deludente perché non avevano pescato nulla. Loro erano stati chiamati ad essere pescatori di uomini (Mc 1,17; Lc 5,10), e ritornarono ad essere pescatori di pesci. Ma qualcosa era cambiato nella loro vita! L’esperienza dei tre anni con Gesù produsse in loro un cambiamento irreversibile. Non era più possibile tornare indietro come se non fosse successo nulla, come se non fosse cambiato nulla.
• Giovanni 21,6-8: “Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete”. Fecero qualcosa che probabilmente non avevano mai fatto nella vita. Cinque pescatori con esperienza obbediscono ad un forestiero che ordina loro di fare qualcosa in contrasto con la loro esperienza. Gesù, quella persona sconosciuta, che si trovava sulla spiaggia, ordina loro di gettare la rete a destra della barca. Loro obbediscono, gettano la rete, ed ecco il risultato inatteso. La rete si riempie di pesci! Come era possibile! Come spiegare questa sorpresa al di fuori di qualsiasi previsione. L’amore fa scoprire. Il discepolo amato dice: “E’ il Signore”. Questa intuizione chiarisce tutto. Pietro si getta in acqua per giungere più in fretta vicino a Gesù. Gli altri discepoli lo seguono in barca, trascinando la rete piena di pesci.
• Giovanni 21,9-14: La delicatezza di Gesù. Giungendo a terra, videro un fuoco di brace che era stato acceso da Gesù, dove lui stava arrostendo pesci e pane. Lui chiese loro di portare più pesci ed immediatamente Pietro sale nella barca e trae a terra la rete con centocinquanta pesci. Molti pesci, ma la rete non si rompe. Gesù chiama la moltitudine: “Venite a mangiare!” Lui ha la delicatezza di preparare qualcosa da mangiare dopo una notte deludente in cui non avevano pescato nulla. Un gesto molto semplice che rivela qualcosa dell’amore di Dio per noi. “Chi vede me vede il Padre” (Gv 14,9). Nessuno dei discepoli osava chiedere chi era, perché sapevano che era il Signore. Ed evocando l’eucaristia, l’evangelista Giovanni contempla: “Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro”. Suggerisce così che l’eucaristia è il luogo privilegiato per l’incontro con Gesù risorto.
Venerdì fra l’Ottava di Pasqua
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
Il Vangelo di san Giovanni termina con la descrizione di un incontro ricco di simboli: Pietro e altri sei discepoli sono sulle rive del lago di Tiberiade. Là dove si trovavano prima che Gesù li chiamasse per seguirlo e diventare pescatori di uomini. Pietro decide: “Io vado a pescare” – ma senza pensare agli uomini. Gli altri si uniscono a lui.
Nella notte – propizia ai pescatori – vanno sul lago. La mattina, rientrano con le reti vuote. E, sulla riva, qualcuno domanda loro un po’ di pesce.
Ma non hanno pescato nulla, niente per loro stessi, niente che possano dividere. Fidandosi di una sua parola – che non hanno riconosciuto – gettano le loro reti e pescano molti pesci (anche se il mattino non è il momento migliore per la pesca). Allora il cuore del discepolo che Gesù amava si apre. “È il Signore!”, esclama. In modo conforme alla sua posizione nella comunità, Giovanni è il primo a riconoscere Gesù; e Pietro è il primo a raggiungerlo. Gli altri seguono con la barca e le reti, piene di centocinquantatrè grossi pesci, una quantità inaudita.
L’incontro sulla riva è colmo di una strana paura. Nessuno osa domandare: “Chi sei?”. Essi lo sanno, ma tuttavia provano un’impressione di estraneità e di cambiamento. Questa volta, Gesù non mangia. Prende il pane e i pesci. Li dà a loro ed essi li prendono dalle sue mani: il pane e la vita.
Antifona d’ingresso “Il Signore ha liberato il suo popolo e gli ha dato speranza; i suoi nemici li ha sommersi nel mare. Alleluia. (Sal 78,53) |
Colletta Dio onnipotente ed eterno, che nella Pasqua del tuo Figlio hai offerto agli uomini il patto della riconciliazione e della pace, donaci di testimoniare nella vita il mistero che celebriamo nella fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
At 4,1-12
In nessun altro c’è salvezza.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Pietro e Giovanni stavano parlando al popolo, [dopo la guarigione dello storpio,] quando sopraggiunsero i sacerdoti, il comandante delle guardie del tempio e i sadducèi, irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti. Li arrestarono e li misero in prigione fino al giorno dopo, dato che ormai era sera. Molti però di quelli che avevano ascoltato la Parola credettero e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila. Parola di Dio |
La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo.
Rendete grazie al Signore perché è buono, La pietra scartata dai costruttori Ti preghiamo, Signore: Dona la salvezza! |
Sequenza [Facoltativa]Alla vittima pasquale, s’innalzi oggi il sacrificio di lode. L’Agnello ha redento il suo gregge, l’Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre. Morte e Vita si sono affrontate «Raccontaci, Maria: Sì, ne siamo certi: |
Canto al Vangelo (Sal 117,24) Alleluia, alleluia. Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo. Alleluia. |
Vangelo |
Gv 21,1-14
Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Il Signore Gesù si rivela oggi come la pietra angolare di ogni costruzione, ed è il nome unico che deve essere invocato per essere salvati. Ripetiamo con fede: Nel tuo nome salvaci, Signore.- Per il Papa e i vescovi, perchè nel loro ministero apostolico annuncino con franchezza la verità e promuovono la giustizia, resistendo a ogni pressione contraria. Preghiamo. – Per tutti i credenti, perchè abbiano il coraggio di professare la loro fede unica nel Cristo risorto, davanti ad ogni potere e autorità. Preghiamo. – Per coloro che confidano in salvezze illusorie o edifici destinati a perire, perchè comprendano l’unicità del valore salvifico del Cristo morto e risorto per tutti. Preghiamo. – Per ogni uomo che si affatica nel lavoro quotidiano e nella ricerca del bene, perchè sappia rivolgersi a Colui che può aiutare a vincere le difficoltà e gli insuccessi. Preghiamo. – Per noi qui presenti, che spesso siamo invitati ad essere commensali del Signore Gesù, perchè, ricevendo il pane moltiplicato del suo corpo, sappiamo riconoscere in esso il Signore che si manifesta. Preghiamo. – Per chi ha esperienza dell’insuccesso nella vita. Preghiamo. – Per gli operai ed i lavoratori sottoposti ai lavori più faticosi. Preghiamo. O Signore, tu ti sei rivelato nella vittoria sul male attraverso la pesca miracolosa, trasformata in un pasto fraterno con i tuoi discepoli; Fa’ che ci sentiamo beneficiari di questo trionfo, ogni volta che da te riceviamo il pane che ci sazia per la vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen. |
Preghiera sulle offerte Compi in noi, Signore misericordioso, il mistero che è significato in questo scambio dei doni pasquali, perché dalle gioie e dai travagli della terra possiamo elevarci al desiderio di te. Per Cristo nostro Signore. |
PREFAZIO PASQUALE I Cristo agnello pasqualeÈ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria, o Signore, e soprattutto esaltarti in questo giorno nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. È lui il vero Agnello che ha tolto i peccati del mondo, è lui che morendo ha distrutto la morte e risorgendo ha ridato a noi la vita. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria: Santo… |
Antifona di comunione Disse Gesù ai suoi discepoli: “Venite, mangiate”. E prese il pane e lo diede loro. Alleluia. (Gv 21,12.13) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 26 Aprile 2019
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San CLETO (ANACLETO) Papa
† 88
Terzo papa dopo Pietro e Lino, Anacleto ebbe un singolare destino: sdoppiato in due persone distinte, Cleto e Anacleto, aveva due feste diverse nel Martirologio Romano, una quella odierna, l’altra il 13 luglio. L’errore sembra sia dovuto a un antico copista che stilando una lista dei papi inserì entrambi i nomi. Cleto in realtà è solo un abbreviativo. Studi moderni, poi, hanno chiarito l’equivoco. Sulla base degli studi del Duchesne, infatti, l’orientamento attuale è che Anacleto e Cleto…
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Santi 38 MARTIRI MERCEDARI DI AUTERIVE
† Auterive, Francia, 1570
Nel convento di Sant’Eulalia di Auterive in Francia, 38 Santi mercedari furono uccisi con crudeli torture dagli Ugonotti e confessarono con il loro sangue la verità della fede cattolica unendosi alla corona dei martiri di Cristo nell’anno 1570.L’Ordine li festeggia il 26 aprile….
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San BASILEO DI AMASEA Vescovo
† Nicomedia, 322 circa
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