+ Dal Vangelo secondo Matteo Mt 8,1-4
Se vuoi, puoi purificarmi.
• Matteo 8,1-2: Il lebbroso chiede: “Signore, basta volerlo per essere sanati?” Un lebbroso arriva vicino a Gesù. Era un escluso. Chi lo avesse toccato sarebbe diventato impuro! Per questo, i lebbrosi dovevano essere allontanati (Lv 13,45-46). Ma quel lebbroso ebbe molto coraggio. Trasgredì le norme della religione per poter entrare in contatto con Gesù. Giunto vicino, dice: Se vuoi, tu puoi sanarmi! Ossia: “Non c’è bisogno di toccarmi! Basta che il Signore lo voglia ed io sono curato”. Questa frase rivela due cose: a) la malattia della lebbra che rendeva impuri; b) la malattia della solitudine a cui era condannata la persona dalla società e dalla religione. Rivela anche la grande fede dell’uomo nel potere di Gesù.
• Matteo 8,3: Gesù lo tocca e dice: Lo voglio! Sii purificato. Pieno di profonda compassione, Gesù guarisce due malattie. In primo luogo, per curare la solitudine, prima di dire qualsiasi parola, tocca il lebbroso. E’ come se dicesse: “Per me, tu non sei un escluso. Non ho paura di diventare impuro toccandoti. E ti accolgo come un fratello!” Poi cura la lebbra dicendo: Lo voglio! Sii sanato! Il lebbroso, per poter entrare in contatto con Gesù, aveva trasgredito le norme della legge. Così Gesù, per poter aiutare quell’escluso e rivelare il nuovo volto di Dio, trasgredisce le norme della sua religione e tocca il lebbroso.
• Matteo 8,4: Gesù ordina all’uomo di mostrarsi ai sacerdoti. In quel tempo, un lebbroso per poter essere riammesso in comunità, aveva bisogno di un certificato di guarigione confermato da un sacerdote. E’ come oggi. Il malato esce dall’ospedale solo se ha un certificato firmato dal medico del reparto. Gesù obbliga la persona ad ottenere il documento, in modo da poter vivere con normalità. Obbliga le autorità a riconoscere che l’uomo era stato sanato. Gesù non solo sana, ma vuole che la persona sanata possa vivere con gli altri. Reintegra la persona nella convivenza fraterna. Il vangelo di Marco aggiunge che l’uomo non si presentò ai sacerdoti. Anzi, “andatosene, (il lebbroso) cominciò a divulgare la notizia, tanto che Gesù non poteva entrare pubblicamente nella città. Rimaneva fuori, in luoghi segreti” (Mc 1,45). Perché Gesù non poteva più entrare pubblicamente nella città? Perché aveva toccato il lebbroso ed era diventato impuro dinanzi alle autorità religiose che incarnavano la legge dell’epoca. Per questo ora, Gesù stesso, era un impuro e doveva essere allontanato da tutti. Non poteva più entrare nelle città. Ma Marco fa vedere che alla gente importavano poco queste norme ufficiali, perché da tutte le parti venivano a Gesù! Sovvertimento totale! Il messaggio che ci dà Marco è il seguente: per portare la Buona Novella di Dio alla gente, non bisogna aver paura di trasgredire le norme religiose che sono contrarie al progetto di Dio e che impediscono la fraternità e l’amore. Anche se questo comporta difficoltà alla gente, come lo fu per Gesù.
• In Gesù, tutto è rivelazione di ciò che lo abita interiormente! Non solo annuncia la Buona Novella del Regno. Lui ne è un esempio, un testimone vivo del Regno, una rivelazione di Dio. In lui appare ciò che avviene quando un essere umano lascia regnare Dio, lascia che Dio occupi il centro della sua vita.
• Gesù ebbe il coraggio di toccare il lebbroso. Tu avresti questo coraggio?
Venerdì della XII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Tutta la Sacra Scrittura parla del mistero di Cristo, della sua passione e risurrezione. “Dio afferma la Dei Verbum al n. 16 ha sapientemente disposto che il Nuovo Testamento fosse nascosto nell’Antico e l’Antico diventasse chiaro nel Nuovo… I Libri dell’Antico Testamento, integralmente assunti nella predicazione evangelica, acquistano e manifestano il loro pieno significato nel Nuovo, che essi illuminano e spiegano”.
Così la prima lettura di oggi parla della risurrezione. Paolo nella lettera ai Romani spiega che Abramo, credendo all’annuncio della nascita di Isacco, credette senza saperlo nella risurrezione di Cristo, perché lui e Sara erano vecchi, “quasi morti”, eppure egli credette che Dio, da due esseri così avanzati in età, poteva suscitare un figlio, Isacco, che è profezia e promessa della risurrezione.
Anche il Vangelo è un annuncio di risurrezione. Gesù tocca un lebbroso e lo guarisce: “Gesù stese la mano e lo toccò… e subito la lebbra scomparve”. Quel toccare il lebbroso, considerato peccatore, impuro, tanto da rendere impuro chi venisse inavvertitamente in contatto con lui, è simbolo della passione di Cristo. Gesù, facendosi uomo, ha toccato veramente la nostra lebbra; si è presentato nella sua passione come “leprosum”, peccatore per noi e in cambio, con la sua morte e risurrezione, sorgente di vita, ci ha dato la guarigione.
Avviciniamoci fiduciosamente all’Eucaristia con le nostre lebbre, con la nostra morte, perché Gesù ci vivifichi. Ogni Messa ci deve “rimettere in piedi”, pronti al servizio dei fratelli, grazie alla risurrezione di Gesù.
Antifona d’ingresso Il Signore è la forza del suo popolo e rifugio di salvezza per il suo Cristo. Salva il tuo popolo, Signore, benedici la tua eredità, e sii la sua guida per sempre. (Sal 28,8-9) |
Colletta Dona al tuo popolo, o Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell’amore per il tuo santo nome, poiché tu non privi mai della tua guida coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
Gen 17,1.9-10.15-22
Sia circonciso ogni maschio in segno di alleanza. Sara ti partorirà un figlio.
Dal libro della Gènesi
Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse: Parola di Dio |
Benedetto l’uomo che teme il Signore.
Beato chi teme il Signore La tua sposa come vite feconda Ecco com’è benedetto |
Canto al Vangelo (Mt 8,17) Alleluia, alleluia. Cristo ha preso le nostre infermità e si è caricato delle nostre malattie. Alleluia. |
Vangelo |
Mt 8,1-4
Se vuoi, puoi purificarmi.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì. Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Fratelli, il Signore è venuto particolarmente per soccorrere i peccatori. coscienti della nostra debolezza, presentiamogli le necessità del nostro tempo e della nostra vita. Preghiamo insieme e diciamo: Risana, o Padre, le nostre ferite.La Chiesa ha ricevuto dal Signore il compito di essere madre e maestra: preghiamo affinché sia sempre pronta a medicare le ferite dell’uomo, per guarirlo dal peccato e guidarlo al bene. I popoli del terzomondo sono ancora afflitti dalla piaga della lebbra: preghiamo affinché la giustizia e la carità costruiscano l’uguaglianza effettiva tra gli uomini. il mondo della medicina è in continuo progresso. preghiamo affinché la crescita della preparazione tecnica sia accompagnata dal rispetto e dall’amore verso gli ammalati. Molti nostri fratelli soffrono di malattie incurabili: preghiamo affinché la benevolenza di Dio e le carità degli uomini ricolmi i loro cuori e li ripaghi di ogni sofferenza. Spesso il peccato ci toglie pace e serenità: preghiamo affinché impariamo ad avvicinarci con più fiducia al Signore, fonte di perdono e di vita nuova. Per gli ammalati della nostra comunità. Per i poveri e gli emarginati del nostro quartiere. O Signore, che ci hai dato l’eucaristia per farci vivere in comunione con te, guida e assisti il tuo popolo affinché testimoni sempre la vita nuova che gli hai donato. Per cristo nostro Signore. Amen. |
Preghiera sulle offerte Accogli, Signore, la nostra offerta: questo sacrificio di espiazione e di lode ci purifichi e ci rinnovi, perché tutta la nostra vita sia bene accetta alla tua volontà. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona di comunione Gli occhi di tutti, Signore, si volgono a te fiduciosi, e tu provvedi loro il cibo a suo tempo. (Sal 145,15)Oppure: Dice il Signore: “Io sono il buon pastore, e dò la mia vita per le mie pecore”. (Gv 10,11.15) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 30 Giugno 2017
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Santi PRIMI MARTIRI DELLA SANTA CHIESA DI ROMA Martiri – Memoria Facoltativa
sec. I, dall’anno 64
La Chiesa celebra oggi molti cristiani che, come attesta Papa Clemente, furono trucidati nei giardini vaticani da Nerone dopo l’incendio di Roma (luglio 64). Anche lo storico roman…
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Sant’ ADOLFO DI OSNABRUCK Vescovo
Westfalia, circa 1185 – 30 giugno 1224
Figlio dei conti di Tecklenburg nella Westfalia, nato verso il 1185, da giovane entra a far parte del clero di Colonia e diventa canonico della cattedrale. Visitando il convento de…
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Santa LUCINA Martire venerata a Rosate
Il corpo santo di santa Lucina, probabile martire dei primi secoli dell’era cristiana, è venerato nella chiesa di Santo Stefano a Rosate, nell’Arcidiocesi di Mil…
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