+ Dal Vangelo secondo Luca Lc 11,15-26
Se io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
• La visita dell’angelo a Maria evoca le visite di Dio a diverse donne del Vecchio Testamento: Sara, madre di Isacco (Gen 18,9-15), Anna, madre di Samuel (1 Sam 1,9-18), la madre di Sansone (Gde 13,2-5). A tutte loro fu annunciata la nascita di un figlio con una missione importante nella realizzazione del piano di Dio.
• La narrazione comincia con l’espressione “Nel sesto mese”. É il sesto mese della gravidanza di Elisabetta. La necessità concreta di Elisabetta, una donna avanzata in età che aspetta il suo primo figlio con un parto a rischio, è lo sfondo di tutto questo episodio. Elisabetta è menzionata all’inizio (Lc 1,26) ed alla fine della visita dell’angelo (Lc 1,36.39).
• L’angelo dice: “Ti saluto o piena di grazia, il Signore è con te!” Parole simili sono state dette anche a Mosè (Es 3,12), a Geremia (Ger 1,8), a Gedeone (Gde 6,12) e ad altre persone con una missione importante nel piano di Dio. Maria è sorpresa dal saluto e cerca di capire il significato di quelle parole. E’ realista. Vuole capire. Non accetta qualsiasi inspirazione.
• L’angelo risponde: “Non temere, Maria!” Come avviene nella visita dell’angelo a Zaccaria, anche qui il primo saluto di Dio è sempre: ”Non temere!” Subito l’angelo ricorda le promesse del passato che saranno compiute grazie al figlio che nascerà e che deve ricevere il nome di Gesù. Lui sarà chiamato Figlio dell’Altissimo ed in lui si realizzerà il Regno di Dio. E’ questa la spiegazione dell’angelo in modo che Maria non si spaventi.
• Maria è consapevole della missione che sta per ricevere, ma continua ad essere realista. Non si lascia trascinare dalla grandezza dell’offerta, ed osserva la sua condizione. Analizza l’offerta a partire da certi criteri che ha a sua disposizione. Umanamente parlando, non era possibile: “Come è possibile? Non conosco uomo.”
• L’angelo spiega che lo Spirito Santo, presente nella Parola di Dio fin dalla Creazione (Genesi 1,2), riesce a realizzare cose che sembrano impossibili. Per questo, il Santo che nascerà da Maria sarà chiamato Figlio di Dio. Il miracolo si ripete fino ad oggi. Quando la Parola di Dio è accolta dai poveri, qualcosa di nuovo avviene grazie alla forza dello Spirito Santo! Qualcosa di nuovo e sorprendente come che un figlio nasce ad una vergine o un figlio nasce ad una donna di avanzata età, come Elisabetta, di cui tutti dicevano che non poteva avere figli! E l’angelo aggiunge:“ Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese”.
• La risposta dell’angelo chiarisce tutto per Maria, e lei si dona:“Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. Maria usa per sé il titolo di Serva, ancella del Signore. Questo titolo di Isaia, che rappresenta la missione del popolo non come un privilegio, bensì come un servizio agli altri popoli (Is 42,1-9; 49,3-6). Più tarde, Gesù definirà la sua missione come un servizio: “Non sono venuto ad essere servito, ma a servire!” (Mt 20,28). Imparò dalla Madre!
Beata Maria Vergine del Rosario
Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
La memoria del Rosario conduce il pensiero alle prime parole dell’Ave Maria: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te”, che ripetiamo tante volte quando preghiamo il Rosario. E un modo di metterci alla presenza di Maria e nello stesso tempo alla presenza del Signore, perché “il Signore è con lei”, di rimanere in maniera semplice con la Madonna, rivivendo con lei tutti i misteri della vita di Gesù, tutti i misteri della nostra salvezza.
Il racconto dell’annunciazione a prima vista ci presenta un solo mistero, ma se guardiamo bene vi si trovano tutti i misteri del Rosario: l’annunciazione, ma anche la visitazione, perché vi si nomina Elisabetta, e il Natale di Gesù: “Concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù”. Anche i misteri gloriosi sono annunciati: “Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore gli darà il trono di Davide suo padre… e il suo regno non avrà fine”. E nella risurrezione e ascensione che Gesù riceve la dignità di re messianico, la gloria eterna nel regno del Padre. Dunque, misteri gaudiosi e misteri gloriosi. Sembra che manchino quelli dolorosi, ma troviamo anche quelli, non descritti, ma nel loro principio. Pensiamo alla risposta di Maria all’annuncio dell’Angelo: non è un grido di trionfo, ma una parola di umiltà: “Eccomi, sono la serva del Signore”, che la mette in profonda consonanza con il Servo del Signore annunciato da Isaia, il Servo che sarà glorificato, ma prima umiliato, condannato, ucciso, “trafitto per i nostri delitti”.
Maria sa, per ispirazione dello Spirito Santo, che i misteri gloriosi non possono avvenire senza passaggio attraverso l’obbedienza fiduciosa e dolorosa al disegno divino.
I misteri del Rosario sono una sola unità, ed è importante sapere che in ogni mistero gaudioso ci sono in radice tutti i misteri gloriosi e anche i dolorosi, come via per giungere alla gloria.
Chiediamo alla Madonna di aiutarci a capire profondamente l’unità del mistero di Cristo, perché esso si possa attuare nei suoi diversi aspetti in tutti gli eventi della nostra vita.
Mi piace riportare, a proposito della preghiera del Rosario, un piccolo testo che trovai anni fa in una rivista benedettina: “Dì il tuo Rosario dice Dio e non fermarti ad ascoltare gli sciocchi che dicono che è una devozione sorpassata e destinata a morire. Io so che cos’è la pietà, nessuno può dire che non me ne intendo, e ti dico che il Rosario mi piace, quando è recitato bene. I Padre Nostro, le Avemarie, i misteri di mio Figlio che meditate, sono Io che ve li ho dati. Questa preghiera te lo dico io è come un raggio di Vangelo, nessuno me la cambierà. Il Rosario mi piace dice Dio semplice e umile, come furono mio Figlio e sua Madre…”.
Rinnoviamo, se è necessario, la nostra stima per il Rosario. Certo, bisogna pregarlo con rispetto, ed è meglio dirne due decine senza fretta che cinque di corsa. Ma detto con tranquillità è un modo di essere in compagnia di Maria alla presenza di Gesù.
Antifona d’ingresso Ave, Maria, piena di grazia: il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno. (Lc 1,28.42) |
Colletta Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre; tu, che nell’annunzio dell’angelo ci hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce, con l’intercessione della beata Vergine Maria, guidaci alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
Gal 3,7-14
Quelli che vengono dalla fede sono benedetti insieme ad Abramo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, riconoscete che figli di Abramo sono quelli che vengono dalla fede. E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato i pagani per la fede, preannunciò ad Abramo: «In te saranno benedette tutte le nazioni». Di conseguenza, quelli che vengono dalla fede sono benedetti insieme ad Abramo, che credette. Parola di Dio |
Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza.
Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, Il suo agire è splendido e maestoso, Egli dà il cibo a chi lo teme, |
Canto al Vangelo (Gv 12,31-32) Alleluia, alleluia. Ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me. Alleluia. |
Vangelo |
Lc 11,15-26
Se io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Con parole e opere Gesù annuncia il regno di Dio ove abitano soltanto la giustizia, la pace e l’amore. Preghiamo insieme e diciamo: Venga il tuo regno, Signore.O Signore, rafforza la fede della tua Chiesa nel mistero dell’incarnazione di Cristo, perché resti sempre aperta ai valori del cielo e presente nelle realtà della terra. Preghiamo: O Signore, aiutaci a comprendere che la fede in te non consiste principalmente nell’osservare un codice di leggi, ma nel vivere con Cristo, morto e risorto per noi. Preghiamo: O Signore, purifica la nostra fede da ogni paura o falso timore di te. Facci comprendere che il tuo è il regno della vera libertà, nel quale ritroviamo la nostra purezza originaria. Preghiamo: O Signore, rendici consapevoli dell’importanza della preghiera e del digiuno, per rafforzare lo spirito e non soccombere alla tentazione del Maligno. Preghiamo: O Signore, con il battesimo siamo diventati figli della luce e nuove creature; fà che, gioiosamente consapevoli di questa realtà, respingiamo ogni suggestione del male. Preghiamo: Per chi è scoraggiato dal dilagare del male nel mondo. Perché l’eucaristia sia la nostra forza nella lotta contro il male.O Dio, che in Abramo ci hai scelti a vivere secondo la fede, e in Cristo ci hai liberati dalla schiavitù della legge, mantienici sempre fedeli alla tua alleanza, e non permettere che le forze del male prevalgano su di noi. Per Cristo nostro Signore. Amen. |
Preghiera sulle offerte O Padre, rendici degni del sacrificio eucaristico e fa’ che celebriamo con sincera fede i misteri del tuo Figlio, per raccogliere i frutti della redenzione. Per Cristo nostro Signore. |
Prefazio della beata Vergine Maria. |
Antifona di comunione L’angelo disse a Maria: “Ecco, concepirai e darai alla luce un figlio e gli porrai nome Gesù”. (Lc 1,31) |
L SANTO DEL GIORNO
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I santi del 07 Ottobre 2016
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BEATA VERGINE MARIA DEL ROSARIO – Memoria
Questa memoria Mariana di origine devozionale si collega con la vittoria di Lepanto (1571), che arrestò la grande espansione dell’impero ottomano. San Pio V attribuì …
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San QUARTO DI CAPUA Vescovo
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Sant’ AUGUSTO DI S. SINFORIANO Abate
m. 560
Guarito miracolosamente, secondo Gregorio di Tours, grazie all’intercessione di s. Martino, Augusto si diede alla vita monastica, insieme con alcuni compagni. Il vescovo di Bourges…
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