+ Dal Vangelo secondo Matteo Mt 24,42-51
Tenetevi pronti.
Riflessione
• Il vangelo di oggi parla della venuta del Signore alla fine dei tempi e ci esorta alla vigilanza. All’epoca dei primi cristiani, molte persone pensavano che la fine di questo mondo era vicina e che Gesù sarebbe ritornato dopo. Oggi molte persone pensano che la fine del mondo è vicina. Per questo, è bene riflettere sul significato della vigilanza.
• Matteo 24,42: Vigilanza. “Quindi, vegliate! Perché non sapete quando il Signore vostro verrà”. Riguardo al giorno e all’ora della fine del mondo, Gesù aveva detto: “Quanto poi a quel giorno o a quell’ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre!” (Mc 13,32). Oggi, molta gente vive preoccupata pensando alla fine del mondo. Per le strade delle città, hai visto scritto sui muri: Gesù ritornerà! E come sarà questa venuta? Dopo l’anno 1000, appoggiandosi all’Apocalisse di Giovanni, la gente cominciò a dire (Apoc 20,7): “1000 anni sono passati, ma 2000 anni non passeranno!” Per questo, nella misura in cui si avvicinava l’anno 2000, molti erano preoccupati. C’era perfino gente che, angosciata con la prossimità della fine del mondo, giunse a commettere il suicidio. Altri, leggendo l’Apocalisse di Giovanni, giunsero a predire l’ora esatta della fine. Ma l’anno 2000 passò e nulla avvenne. La fine del mondo non giunse! Molte volte, l’affermazione “Gesù ritornerà” viene usata per fare paura alla gente ed obbligarla a frequentare una determinata chiesa! Altri, di tanto sperare e speculare attorno alla venuta di Gesù, non si rendono più conto della sua presenza in mezzo a noi, nelle cose più comuni della vita, nei fatti di ogni giorno.
• La stessa problematica c’era nelle comunità cristiane dei primi secoli. Molte persone delle comunità dicevano che la fine di questo mondo era vicina e che Gesù sarebbe ritornato. Alcuni della comunità di Tessalonica in Grecia, appoggiandosi alla predicazione di Paolo, dicevano: “Gesù ritornerà!” (1 Tes 4,13-18; 2 Tes 2,2). Per questo, c’erano perfino persone che non lavoravano più, perché pensavano che la venuta fosse cosa di pochi giorni e settimane “Lavorare, perché, se Gesù ritornerà dopo?” (cf 2Ts 3,11). Paolo risponde che non era così semplice come loro immaginavano. E a coloro che avevano smesso di lavorare diceva: “Chi non vuole lavorare, non ha diritto di mangiare!” Altri rimanevano a guardare il cielo, aspettando il ritorno di Gesù sulle nuvole (cf At 1,11). Altri si ribellavano perché ritardava la sua venuta (2Pd 3,4-9). In generale i cristiani vivevano nell’aspettativa della venuta imminente di Gesù. Gesù veniva a realizzare il Giudizio Finale per terminare con la storia ingiusta di questo mondo ed inaugurare la nuova fase della storia, la fase definitiva del Nuovo Cielo e della Nuova Terra. Pensavano che questo sarebbe avvenuto dopo una o due generazioni. Molte persone sarebbero state ancora vive quando Gesù fosse apparso di nuovo, glorioso nel cielo (1Ts 4,16-17; Mc 9,1). Altri, stanchi di aspettare, dicevano: “Non tornerà mai! (2 Pd 3,4).
• Fino ad oggi la venuta di Gesù ancora non è avvenuta! Come capire questo ritardo? Perché non ci rendiamo conto che Gesù è già tornato e che vive in mezzo a noi: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.” (Mt 28,20). Lui è già al nostro fianco, nella lotta a favore della giustizia, della pace, della vita. La pienezza non è ancora giunta, ma una garanzia del Regno è già in mezzo a noi. Per questo, aspettiamo con ferma speranza la liberazione piena dell’umanità e della natura (Rm 8,22-25). E mentre speriamo e lottiamo, diciamo con certezza: “Già sta in mezzo a noi!” (Mt 25,40).
• Matteo 24,43-51: L’esempio del padrone di casa e dei suoi servi. “Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa”. Gesù lo dice chiaramente. Nessuno sa nulla rispetto all’ora: “Quanto a questo giorno e a questa ora, nessuno sa nulla, né gli angeli, né il Figlio, ma solamente il Padre!” Ciò che importa non è sapere l’ora della fine di questo mondo, bensì avere uno sguardo capace di percepire la venuta di Gesù già presente in mezzo a noi nella persona del povero (cf Mt 25,40) e in tanti altri modi ed avvenimenti della vita di ogni giorno. Ciò che importa è aprire gli occhi ed aver presente l’impegno del buon servo di cui Gesù parla nella parabola.
Santa Monica
Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Monica (Tagaste, attuale Song-Ahras, Algeria, c. 331 – Ostia, Roma, 387) con l’assidua fiduciosa preghiera e le sue lacrime di implorazione ottenne la trasformazione spirituale del figlio Agostino. Nel libro delle «Confessioni» è delineata la sua figura di madre cristiana e di contemplativa, attenta ai bisogni degli umili e dei poveri. Il colloquio fra Monica e Agostino ci apre la profondità del suo spirito tutto proteso verso la patria del cielo.
Antifona d’ingresso Ecco la donna saggia, che edifica la sua casa, teme il Signore e cammina sulla via della giustizia. (Prov 14,1-2) |
Colletta O Dio, consolatore degli afflitti, che hai esaudito le pie lacrime di santa Monica con la conversione del figlio Agostino, per la loro comune preghiera donaci una viva contrizione dei nostri peccati, perché gustiamo la dolcezza del tuo perdono. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
1Cor 1,1-9
In Cristo siete stati arricchiti di tutti i doni.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo! Parola di Dio |
Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.
Ti voglio benedire ogni giorno, Una generazione narra all’altra le tue opere, Parlino della tua terribile potenza: |
Canto al Vangelo (Mt 24,44) Alleluia, alleluia. Vegliate e tenetevi pronti, perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo. Alleluia. |
Vangelo |
Mt 24,42-51
Tenetevi pronti.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Il Signore ci esorta a vigilare e a pregare per essere pronti all’arrivo dello sposo ed entrare con lui nel convito eterno. Sicuri che egli ricompenserà generosamente la nostra vigile attesa, preghiamo: Venga il tuo regno, Signore.O Signore, spesso tu vegliavi e pregavi nella notte. Rischiara, con la tua luce, i momenti bui della vita umana. Preghiamo: O Gesù, hai scelto ciò che è stolto davanti agli uomini per confondere la forza dei sapienti. Fà che la tua Chiesa sia sempre disposta ad accettare la via della croce, vera potenza di Dio. Preghiamo: O Cristo, che ci aspetti oltre la morte, infondi forza ai moribondi e consolali con la beata speranza dell’incontro con te. Preghiamo: O Gesù salvatore, ci hai insegnato ad essere attenti ai segni della tua venuta. Aiuta la nostra comunità ad essere come il servo fedele e prudente. Preghiamo: O Cristo, figlio dell’uomo, che nella tua vita terrena non avevi dove posare il capo. Insegnaci ad amare i beni della terra, sempre orientati verso i beni celesti. Preghiamo: Per chi è stato chiamato ad un ministero di guida. Perché dedichiamo gratuitamente tempo alla preghiera. O Dio onnipotente, che nel tuo Figlio hai preparato un regno di beatitudine per tutti gli uomini, santifica questo nostro tempo con la tua benedizione, perché ci prepariamo felicemente all’incontro con te. Per Cristo nostro Signore. Amen. |
Preghiera sulle offerte Accogli, Signore, questo sacrificio, espressione della nostra fede, e donaci un’esperienza viva del mistero che celebriamo nel devoto ricordo dei tuoi santi. Per Cristo nostro Signore.Oppure: Accetta, o Signore, il sacrificio che ti offriamo nella festosa memoria di Santa Monica, e donaci la salvezza e la pace. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona di comunione “Chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, è per me fratello, sorella e madre” , dice il Signore. (Mt 12,50) |
IL SANTO DEL GIORNO
www.santiebeati.it
I santi del 27 Agosto 2020
Santa MONICA Madre di Sant’Agostino – Memoria
Tagaste, attuale Song-Ahras, Algeria, 331 – Ostia, Roma, 27 agosto 387
Nacque a Tagaste, antica città della Numidia, nel 331. Da giovane studiò e meditò la Sacra Scrittura. Madre di Agostino d’Ippona, fu determinante nei confronti del figlio per la sua conversione al cristianesimo. A 39 anni rimase vedova e si dovette occupare di tutta la famiglia. Nella notte di Pasqua del 387 poté vedere Agostino, nel frattempo trasferitosi a Milano, battezzato insieme a tutti i familiari, ormai cristiano convinto profondamente. Poi Agostino decise di trasferirsi in Afric…
www.santiebeati.it/dettaglio/24200