+ Dal Vangelo secondo Matteo Mt 25,31-46
Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.
RIFLESSIONE
• Il Vangelo di Matteo presenta Gesù, nuovo Messia. Come fece Mosè, anche Gesù promulga la legge di Dio. Come era per l’Antica Legge, anche la nuova data da Gesù contiene cinque libri o discorsi. Il Discorso della Montagna (Mt 5,1 a 7,27), il primo discorso, si apre con otto beatitudini. Il discorso sulla vigilanza (Mt 24,1 a 25,46), il quinto e ultimo discorso, racchiude la descrizione del Giudizio Finale. Le beatitudini descrivono la porta d’entrata al Regno, enumerando otto categorie di persone: i poveri in spirito, i miti, gli afflitti, coloro che hanno fame e sete di giustizia, i misericordiosi, i puri di cuore, i promotori di pace ed i perseguitati a causa della giustizia (Mt 5,3-10). La parabola del Giudizio Finale ci dice ciò che dobbiamo fare per poter possedere il Regno: accogliere gli affamati, gli assetati, gli stranieri, i nudi, i malati ed i prigionieri (Mt 25,35-36). Tanto all’inizio come alla fine della Nuova Legge, ci sono gli esclusi e gli emarginati.
• Matteo 25,31-33: Apertura del Giudizio finale. Il Figlio dell’Uomo riunisce attorno a sé le nazioni del mondo. Separa le persone come fa il pastore con le pecore e i capri. Il pastore sa discernere. Non sbaglia: pecore a destra, capri a sinistra. Gesù non sbaglia. Gesù, non giudica né condanna (cf. Gv 3,17; 12,47). Lui appena separa. E’ la persona stessa che si giudica e si condanna per il modo in cui si è comportata con i piccoli e gli esclusi.
• Matteo 25,34-36: La sentenza per coloro che si trovavano alla destra del Giudice. Coloro che si trovano a destra del giudice sono chiamati “Benedetti dal Padre mio!”, cioè, ricevono la benedizione che Dio promette ad Abramo ed alla sua discendenza (Gen 12,3). Loro sono invitati a prendere possesso del Regno, preparato per loro fin dalla fondazione del mondo. Il motivo della sentenza è la seguente: “Ebbi fame, ero straniero, nudo, malato e prigioniero, e non mi avete accolto ed aiutato!” Questa sentenza ci fa capire chi sono le pecore. Sono le persone che accolsero il Giudice quando costui era affamato, assetato, straniero, nudo, malato e prigioniero. E per il modo di parlare “mio Padre” e “Figlio dell’Uomo”, possiamo sapere che il Giudice è proprio Gesù. Si identifica con i piccoli!
• Matteo 25,37-40: Una richiesta di chiarimento e la risposta del Giudice: Coloro che accolsero gli esclusi sono chiamati “giusti”. Ciò significa che la giustizia del Regno non si raggiunge osservando norme e prescrizioni, bensì accogliendo i bisognosi. Ma è curioso che i giusti non sappiano nemmeno loro quando hanno accolto Gesù bisognoso. E Gesù risponde: “Ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me.” Chi sono questi “miei fratelli più piccoli”? In altri passaggi del Vangelo di Matteo, le espressioni “miei fratelli” e “più piccoli” indicano i discepoli (Mt 10,42; 12,48-50; 18,6.10.14; 28,10). Indicano anche i membri più abbandonati della comunità, i disprezzati che non hanno posto e non sono ben ricevuti (Mt 10,40). Gesù si identifica con loro. Ma non solo questo. Nel contesto più ampio della parabola finale, l’espressione “miei fratelli più piccoli” si allarga ed include tutti coloro che non hanno posto nella società. Indica tutti i poveri. Ed i “giusti” ed i “benedetti dal Padre mio” sono tutte le persone di tutte le nazioni che accolgono l’altro in totale gratuità, indipendentemente dal fatto che siano o no cristiani.
• Matteo 25,41-43: La sentenza per coloro che erano alla sua sinistra. Coloro che stavano all’altro lato del Giudice sono chiamati “maledetti” e sono destinati al fuoco eterno, preparato per il diavolo ed i suoi amici. Gesù usa un linguaggio simbolico comune in quel tempo per dire che queste persone non entreranno nel Regno. Ed anche qui il motivo è uno solo: non accolsero Gesù affamato, assetato, straniero, nudo, malato e prigioniero. Non è che Gesù impedisce loro di entrare nel Regno, bensì il nostro agire, cioè la cecità che ci impedisce di vedere Gesù nei più piccoli.
• Matteo 25,44-46: Una richiesta di chiarimento e la risposta del Giudice. La richiesta di chiarimento indica che si tratta di gente che si è comportata bene, persone che hanno la coscienza in pace. Sono certe di aver praticato sempre ciò che Dio chiede loro. Per questo rimangono meravigliati quando il Giudice dice che non lo accolsero. Il Giudice risponde: “Ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me”. E’ l’omissione! Non hanno fatto cose in più! Solo smisero di praticare il bene verso i più piccoli e gli esclusi. E continua la frase finale: costoro sono destinati al fuoco eterno, ed i giusti alla vita eterna. Così termina il quinto libro della Nuova Legge!
PER UN CONFRONTO PERSONALE
• Cosa ti ha colpito maggiormente in questa parabola del Giudizio Finale?
• Fermati e pensa: se il Giudizio finale avvenisse oggi, tu staresti nel lato delle pecore o dei capri?
Lunedì della I settimana di Quaresima
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola
Il brano del Vangelo di oggi è chiaro: saremo giudicati sull’amore. Gesù ci mostra molti modi di esercitare la carità fraterna. E aggiunge queste parole straordinarie: “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Lui, il Figlio di Dio, che ha voluto nascere, vivere e soprattutto morire in una povertà estrema, si identifica in tutti i poveri, in tutti i più piccoli. Il cristiano che vuole prendere sul serio questo brano del Vangelo, vede con occhi nuovi ogni povero che incontra sul suo cammino. Spesso noi ci preoccupiamo molto per un membro della nostra famiglia che è disoccupato, per esempio, oppure che si trova in prigione. Ma siamo afflitti nello stesso modo quando, leggendo il giornale o ascoltando le notizie, apprendiamo le sofferenze terribili che colpiscono tanti altri uomini? Riusciamo almeno a pregare per loro come faceva Teresa di Lisieux per quel criminale di cui ottenne, da lontano, la conversione? Gesù dice: “questi miei fratelli” e non “vostri”. Durante questa Quaresima, se vogliamo essere fedeli al nostro battesimo, ricordiamoci che la Chiesa è la nostra prima famiglia, la Chiesa non soltanto dei battezzati, ma di tutti gli uomini, poiché Gesù è morto per tutti. Almeno nella preghiera, cerchiamo di essere più aperti ad ogni miseria dei nostri fratelli. Facciamo dei sacrifici per tutti coloro che soffrono. Sappiamo essere il buon Samaritano per il prossimo che Gesù mette sul nostro cammino.
Antifona d’ingresso Come gli occhi dei servi sono attenti ai cenni del padrone, così i nostri occhi sono rivolti al Signore, nostro Dio, finché abbia pietà di noi. Pietà di noi, Signore, pietà di noi. (Sal 123,2-3) |
Colletta Convertici a te, o Padre, nostra salvezza e formaci alla scuola della tua sapienza, perché l’impegno quaresimale lasci una traccia profonda nella nostra vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
Lv 19,1-2.11-18
Giudica il tuo prossimo con giustizia.
Dal libro del Levìtico
Il Signore parlò a Mosè e disse: Parola di Dio |
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita.
La legge del Signore è perfetta, I precetti del Signore sono retti, Il timore del Signore è puro, Ti siano gradite le parole della mia bocca; |
Canto al Vangelo (2Cor 6,2) Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza! Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! |
Vangelo |
Mt 25,31-46
Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Il Signore santo e misericordioso è il nostro Dio, e noi siamo il suo popolo, Chiesa che edifica e anima con il suo Spirito di santità. Invochiamo il suo aiuto, per essere santi secondo la sua Parola, dicendo: Donaci il tuo Spirito di santità. |
Per il Papa che visita la Chiesa sparsa in tutto il mondo: lo Spirito di Dio lo renda forte contro la violenza e l’oppressione, instancabile nell’annuncio missionario del vangelo, solidale con i poveri. Preghiamo:
Per i governanti e le classi politiche: illuminati dai comandamenti che sono spirito e vita, operino per la diffusione degli autentici valori dell’uomo e per il consolidamento del bene comune. Preghiamo:
Per le persone che soffrono e muoiono di fame, sete, freddo, malattie, violenza, guerre, droga: la loro speranza di vita possa contare sempre sul nostro amore. Preghiamo:
Per la nostra Chiesa locale: la sua sollecitudine pastorale per i poveri sia condivisa nelle comunità e nelle famiglie cristiane. Preghiamo:
Per noi, che nell’eucaristia celebriamo il sacramento della fratellanza cristiana: la nostra vita sia eucaristia per gli altri amando il prossimo come noi stessi. Preghiamo:
Per chi è senza lavoro e senza casa.
Per le comunità di accoglienza degli emarginati e dei poveri.
O Padre, che mandi incontro a noi nella persona dei poveri lo stesso tuo Figlio, disponi i nostri cuori all’accoglienza e al dono dell’amore, liberandoli dalla freddezza e dall’egoismo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte Accogli, Signore, queste offerte, segno della nostra devozione; perdonaci nella tua misericordia e trasforma tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore. |
PREFAZIO DI QUARESIMA I Il significato spirituale della Quaresima |
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia,
purificati nello spirito,
alla celebrazione della Pasqua,
perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa,
attingano ai misteri della redenzione
la pienezza della vita nuova
in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo…
Antifona di comunione “In verità vi dico: ciò che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli l’avete fatto a me”, dice il Signore. “Venite, benedetti del Padre mio, prendete possesso del regno preparato per voi fin dall’inizio del mondo”. (Mt 25,40.34) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 19 Febbraio 2018
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Beato CORRADO CONFALONIERI DA PIACENZA Eremita, Terziario francescano
Piacenza, ca. 1290 – Noto, Siracusa, 19 febbraio 1351
Nato a Piacenza nel 1290, era di nobili origini. Un giorno accusò un uomo innocente di un incendio appiccato da lui stesso durante una battuta di caccia. Di fronte alla condanna a morte per l’uomo accusato ingiustamente Corrado si mosse e pietà e ammise la sua responsabilità. Dopo aver pagato i danni causati si ritrovò in povert&a…
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Santa LUCIA YI ZHENMEI Catechista cinese, martire
Mainyang, Sichuan (Cina), 17 gennaio 1815 – Kaiyang, Guizhou (Cina), 19 febbraio 1862
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Sant’ ASIA Medico, martire ad Antiochia
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