+ Dal Vangelo secondo Luca Lc 8,19-21
Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica.
Riflessione
• Il vangelo di oggi presenta l’episodio in cui i genitori di Gesù, anche sua madre, vogliono conversare con lui, però Gesù non presta loro attenzione. Gesù ebbe problemi con la famiglia. A volte la famiglia aiuta a vivere il vangelo ed a partecipare alla comunità. Altre volte, lo impedisce. Così è successo con Gesù e così succede con noi.
• Luca 8,19-20: La famiglia cerca Gesù. I parenti giungono a casa dove si trovava Gesù. Probabilmente erano venuti da Nazaret. Da lì a Cafarnao la distanza è di circa 40 km. Sua madre era con loro. Probabilmente non entrarono perché c’era molta gente, ma gli mandano a dire: “Tua madre ed i tuoi fratelli sono fuori e desiderano vederti”. Secondo il vangelo di Marco, i parenti non vogliono vedere Gesù. Loro vogliono riportarselo a casa (Mc 3,32). Pensano che Gesù si era impazzito (Mc 3,21). Probabilmente, avevano paura, poiché secondo ciò che dice la storia, i romani vigilavano assai da vicino tutto ciò che aveva a che fare, in un modo o nell’altro, con il popolo (cf. At 5,36-39). A Nazaret, tra le montagne sarebbe stato più al sicuro che nella città di Cafarnao.
• Luca 8,21: La risposta di Gesù. La reazione di Gesù è chiara: “Mia madre ed i miei fratelli sono coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica.” In Marco la reazione di Gesù è più concreta. Marco dice: Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre (Mc 3,34-35). Gesù allarga la famiglia! Non permette che la famiglia lo allontani dalla missione: né la famiglia (Gv 7,3-6), né Pietro (Mc 8,33), né i discepoli (Mc 1,36-38), né Erode (Lc 13,32), né nessuno (Gv 10,18).
• E’ la parola di Dio che crea una nuova famiglia attorno a Gesù: “Mia madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano la Parola di Dio, e la mettono in pratica.” Un buon commento di questo episodio è ciò che dice il vangelo di Giovanni nel prologo: “Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto.
A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.” (Gv 1,10-14). La famiglia, i parenti, non capiscono Gesù (Gv 7,3-5; Mc 3,21), non fanno parte della nuova famiglia. Fanno parte della nuova comunità solo coloro che ricevono la Parola, cioè, che credono in Gesù. Costoro nascono da Dio e formano la Famiglia di Dio.
• La situazione della famiglia al tempo di Gesù. Nel tempo di Gesù, sia il momento politico, sociale ed economico come pure l’ideologia religiosa, tutto cospirava a favore dell’indebolimento dei valori centrali del clan, della comunità. La preoccupazione con i problemi della famiglia impediva alle persone di unirsi in comunità. Orbene, affinché il Regno di Dio potesse manifestarsi, di nuovo, nella convivenza comunitaria della gente, le persone dovevano oltrepassare gli stretti limiti della piccola famiglia ed aprirsi alla grande famiglia, verso la comunità. Gesù dà l’esempio. Quando la sua famiglia cerca di impadronirsi di lui, Gesù reagisce ed allarga la famiglia (Mc 3,33-35). Crea la comunità.
• I fratelli e le sorelle di Gesù. L’espressione “fratelli e sorelle di Gesù” causa molta polemica tra cattolici e protestanti. Basandosi su questo e su altri testi, i protestanti dicono che Gesù aveva più fratelli e sorelle e che Maria aveva più figli! I cattolici dicono che Maria non ebbe altri figli. Cosa pensare di questo? In primo luogo, le due posizioni, sia dei cattolici che dei protestanti, partono da argomenti tratti dalla Bibbia e dalla Tradizione delle loro rispettive Chiese. Per questo, non conviene discutere questa questione con argomenti solo intellettuali. Poiché si tratta di convinzioni che hanno a che vedere con la fede e con il sentimento. L’argomento solo intellettuale non riesce a distogliere una convinzione del cuore! Anzi, irrita ed allontana! Ed anche quando non sono d’accordo con l’opinione dell’altra persona, devo rispettarla. In secondo luogo, invece di discutere attorno a testi, noi tutti, cattolici e protestanti, dovremmo unirci insieme per lottare in difesa della vita, creata da Dio, vita totalmente sfigurata dalla povertà, dall’ingiustizia, dalla mancanza di fede. Dovremmo ricordare alcune frasi di Gesù: “Sono venuto perché abbiano vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10,10). “Perché tutti siano una cosa sola, ed il mondo creda che tu mi hai mandato” (Gv 17,21). “Non lo impedite! Chi non è contro di noi è a favor nostro” (Mc 10,39.40).
Martedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
La prima lettura parla della “casa di Dio”, il Vangelo della famiglia di Gesù, ed è facile vedere il rapporto, poiché nella Sacra Scrittura la parola “casa” può significare sia un edificio sia una famiglia. Per esempio, quando la Bibbia parla della “casa di Davide” può essere la sua abitazione, ma più spesso si tratta della famiglia, della stirpe di Davide.
Secondo le parole di Gesù, se noi ascoltiamo la parola di Dio e la mettiamo in pratica, diventiamo suoi fratelli, anzi sua madre, formiamo cioè la sua famiglia: siamo la “casa di Dio”, cioè nello stesso tempo la sua famiglia e il suo tempio. Si realizza così il progetto di Dio di abitare con gli uomini, non soltanto in mezzo a loro, ma in loro e di unirli tutti in un’alleanza che fa di essi un unico edificio, un’unica famiglia e addirittura un unico corpo, il corpo di Cristo.
Sentiamo risuonare le parole della Sacra Scrittura: “Mia delizia è stare coi figli degli uomini”; “Ecco verranno giorni nei quali con la casa di Israele e con la casa di Giuda io concluderò un’alleanza nuova. Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò nel loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo” (Ger 31,31.32); “E il Verbo si fece carne e venne ad abitare m mezzo a noi” (Gv 1, 14). E ancora: “Stringendovi a lui, pietra viva,… anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale” (1 Pt 2,45); “Voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio… Voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di Dio” (Ef 2, 19.22); “Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte” (1 Cor 12,27). Dalla profezia alla realizzazione: attraverso i secoli Dio ha fatto intravedere il suo meraviglioso disegno fino alla sua realizzazione nella pienezza dei tempi.
Tutte le nostre azioni devono tendere a questo scopo: formare il tempio di Dio, la famiglia di Dio, il corpo di Cristo. Per giungere a questa meta il mezzo essenziale è ascoltare la parola di Dio, accogliere la parola di Dio che ci trasforma, facendo di noi pietre vive che possono entrare nella costruzione della casa di Dio. La parola di Dio è potenza di Dio ed è capace di assimilarci al suo progetto perché davvero possiamo “santificare il suo nome” essendo famiglia del Signore, corpo di Cristo.
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Prima lettura | |||
Esd 6,7-8.12.14-20 Portarono a compimento la costruzione del tempio e celebrarono la Pasqua. |
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Salmo responsoriale | |||
Sal 121 | |||
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Lc 8,19-21 Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica. |
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IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 24 Settembre 2019
Sant’ ANATALO (ANATALONE) DI MILANO Vescovo
sec. III
Primo vescovo di Milano.
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San TERENZIO Vescovo e martire
San Terenzio, patrono di Pesaro, era originario della Pannonia (ora Ungheria), già conquistata dai romani fin dall’anno 7 dopo Cristo. Per sfuggire alle persecuzioni approdò alle rive del mare Adriatico. Venne ucciso a causa della sua fede cristiana in una località detta «acqua mala», presso Pesaro nel 251. San Terenzio subì il martirio vicino alla Badia di San Tomaso in Foglia, sul confine fra Pesaro ed Urbino. In quei posti c’è una polla perenne di acqua sulfurea, che non solo zampilla anche nelle più grandi sicc…
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Sant’ ANTONIO GONZALEZ Domenicano, martire
León (Francia) – † Nagasaki (Giappone), 24 settembre 1637
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BEATA VERGINE MARIA DELLA MERCEDE
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