+ Dal Vangelo secondo Marco Mc 9,38-40
Chi non è contro di noi è per noi.
• Il vangelo di oggi narra un esempio assai bello ed attuale della pedagogia di Gesù. Ci mostra come lui aiutava i suoi discepoli a percepire e a superare il “lievito dei farisei e di Erode”.
• Marco 9,38-40: La mentalità della chiusura: “non era dei nostri”. Qualcuno che non era della comunità usava il nome di Gesù per scacciare i demoni. Giovanni, il discepolo, vede e proibisce: Glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri. A nome della comunità lui impedisce che l’altro possa fare una buona azione! Pensa che, essendo discepolo, possa avere il monopolio su Gesù e, per questo, vuole proibire che gli altri usino il nome di Gesù per fare il bene. Era la mentalità chiusa e antica del “Popolo eletto, Popolo separato!” Gesù risponde: “ Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi, è per noi”. (Mc 9,40). Difficilmente si riesce a incontrare un’affermazione più ecumenica di questa affermazione di Gesù. Per Gesù, ciò che importa non è se la persona fa o meno parte della comunità, ma se fa o meno il bene che la comunità deve fare.
• Un ritratto di Gesù, formatore dei suoi discepoli. Gesù, il Maestro, è l’asse, il centro e il modello di formazione data ai discepoli. Per i suoi atteggiamenti, lui è una mostra del Regno, incarna l’amore di Dio e lo rivela (Mc 6,31; Mt 10,30; Lc 15,11-32). Molti piccoli gesti rispecchiano questa testimonianza di vita con cui Gesù marcava la sua presenza nella vita dei discepoli e delle discepole, preparandoli alla vita e alla missione. Era il suo modo di dare una forma umana all’esperienza che lui stesso aveva di Dio Padre. Ecco un ritratto di Gesù formatore dei suoi discepoli:
– li coinvolge nella missione (Mc 6,7;Lc 9,1-2;10,1),
– tornando, rivede con loro quanto hanno vissuto (Lc 10,17-20),
– li corregge quando sbagliano e vogliono essere i primi (Mc 9,33-35;10,14-15)
– aspetta il momento opportuno per correggerli (Lc 9,46-48; Mc 10,14-15).
– li aiuta a discernere (Mc 9,28-29),
– li interpella quando sono lenti (Mc 4,13;8,14-21),
– li prepara per il conflitto (Gv 16,33; Mt 10,17-25),
– ordina loro di osservare la realtà (Mc 8,27-29; Gv 4,35;Mt 16,1-3),
– riflette con loro sulle questioni del momento (Lc 13,1-5),
– li confronta con i bisogni della gente (Gv 6,5),
– insegna loro che i bisogni della gente sono al di sopra delle prescrizioni rituali (Mt 12,7.12),
– si riunisce da solo con loro per poterli istruire (Mc 4,34;7,17;9,30-31;10,10;13,3),
– sa ascoltare, anche quando il dialogo è difficile, (Gv 4,7-42).
– li aiuta ad accettarsi (Lc 22,32).
– è esigente e chiede loro di lasciare tutto per amore di lui (Mc 10,17-31).
– è severo con l’ipocrisia (Lc 11,37-53).
– pone più domande che risposte (Mc 8,17-21).
– è deciso e non si lascia deviare dal cammino (Mc 8,33; Lc 9,54).
– li prepara per il conflitto e la persecuzione (Mt 10,16-25).
• La formazione non era, in primo luogo, trasmissione di verità da ricordare, ma la comunicazione della nuova esperienza di Dio e della vita che irradiava da Gesù per i discepoli e le discepole. La comunità stessa che si formava attorno a Gesù era l’espressione di questa nuova esperienza. La formazione portava le persone ad avere uno sguardo diverso, atteggiamenti diversi. Faceva nascere in loro una nuova coscienza riguardo alla missione e al rispetto verso se stessi. Li aiutava a mettersi dalla parte degli esclusi. E poco dopo produceva la “conversione” come conseguenza dell’accettazione della Buona Novella (Mc 1,15).
Mercoledì della VII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Questo breve passo di Vangelo ci offre una lezione importante. Giovanni, parlando a nome anche degli altri Apostoli, riferisce a Gesù: “Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri”. Loro hanno coscienza di essere il piccolo ma autentico gregge di Cristo, e hanno ragione. Appartengono a Cristo, e per seguire Cristo bisogna essere con lui, quindi a loro sembra logico ostacolare quelli che, non facendo parte del gruppo, vogliono usare il nome di Cristo a loro vantaggio. Ma non è la logica divina. “Gesù disse: Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me”. Veramente è una ragione molto limitata, perche’ questa persona che si appropria del nome di Gesù “subito dopo” non parlerà male di lui, ma forse dopo un po’ di tempo sarà di nuovo su una strada sbagliata. Per il momento però è sulla strada buona e Dio si rallegra del bene ovunque esso sia.
Gli Apostoli certamente appartengono a Cristo, ma non possono considerare Cristo loro proprietà, è un’altra cosa. Non hanno il monopolio di Cristo, della grazia di Cristo. Se Dio agisce attraverso altri canali, se Dio agisce in altri luoghi che non sono il gregge di Cristo, questo deve essere per loro motivo non di contrarietà, ma di gioia.
È facile per noi, che siamo certi di possedere la verità essendo nella Chiesa cattolica, avere la tentazione di credere che il bene si trovi soltanto qui, e così la verità, e così la carità. Dio non è di questo parere.
Gesù ci guida anche alla solidarietà: “Chi non è contro di noi, è per noi”. Il cuore così si allarga, invece di rattrappirsi. Tutte le persone che fanno del bene dobbiamo sentirle amiche, anche se in altre circostanze potranno parlare contro di noi, per mille motivi. Noi invece spesso pensiamo: “O buoni con noi, o cattivi contro di noi”, ma ancora una volta questa non è la prospettiva divina. Dio fa piovere sui buoni e sui cattivi, cioè dispensa ovunque le sue grazie e ogni grazia divina è un inizio possibile di un cammino verso Cristo.
“Chi non è contro di noi, è per noi”. La legge del tutto o niente vale per noi, ma sbagliamo se vogliamo applicarla agli altri, perché non siamo noi giudici degli altri. Rallegriamoci di ogni piccolo bene che vediamo compiere da chiunque, perché ogni passo nel bene avvicina a Dio. Chiediamo al Signore il dono di questa larghezza di cuore, che corrisponde al suo desiderio e al vero interesse dell’evangelizzazione.
Antifona d’ingresso Confido, Signore, nella tua misericordia. Gioisca il mio cuore nella tua salvezza, canti al Signore che mi ha beneficato. (Sal 13,6) |
Colletta Il tuo aiuto, Padre misericordioso, ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito, perché possiamo conoscere ciò che è conforme alla tua volontà e attuarlo nelle parole e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
Sir 4,12-22
Il Signore ama coloro che amano la sapienza.
Dal libro del Siràcide
La sapienza esalta i suoi figli Parola di Dio |
Grande pace per chi ama la tua legge.
Grande pace per chi ama la tua legge: Sgorghi dalle mie labbra la tua lode, Desidero la tua salvezza, Signore, |
Canto al Vangelo (Gv 14,6) Alleluia, alleluia. Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Alleluia. |
Vangelo |
Mc 9,38-40
Chi non è contro di noi è per noi.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Dio interviene liberamente nella storia, scegliendo a volte testimoni inaspettati. Invero, chi opera il bene e confessa il nome di Gesù è già nella verità. Fiduciosi ripetiamo: Padre, ascoltaci nel nome di Gesù!- Fa’ che la Chiesa sappia rispondere alle attese profonde dell’uomo d’oggi, donandogli la tua pace. Ti Preghiamo. – Fa’ che il dialogo fra i cristiani e i rappresentanti delle altre religioni continui fraternamente per il bene dell’umanità. Ti Preghiamo. – Fa’ che la nostra nazione non si spaventi per il male diffuso e proclamato, ma confidi nella bontà silenziosa di molti. Ti Preghiamo. – Fa’ che i nostri schemi pastorali siano sempre completati dalla tua meravigliosa onnipotenza. Ti Preghiamo. – Fa’ che tutti i frammenti di bene sparsi nel mondo siano raccolti insieme nell’unico pane che offriamo a te. Ti Preghiamo. – Per chi si interroga su Gesù Cristo e sulla Chiesa. Preghiamo. – Per chi fa il bene silenziosamente. Preghiamo. La tua grazia, Signore, porti a compimento il bene presente in ogni uomo, perché con il Cristo tuo Figlio, principio e sintesi di ogni cosa, l’umanità tutta canti all’infinita tua grandezza per i secoli eterni. Amen. |
Preghiera sulle offerte Accogli, Signore, quest’offerta espressione della nostra fede; fa’ che dia gloria al tuo nome e giovi alla salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona di comunione Annunzierò tutte le tue meraviglie. In te gioisco ed esulto, canto inni al tuo nome, o Altissimo. (Sal 9,2-3)Oppure: Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente, venuto in questo mondo. (Gv 11,27) |
Preghiera dopo la comunione Il pane che ci hai donato, Signore, in questo sacramento di salvezza, sia per tutti noi pegno sicuro di vita eterna. Per Cristo nostro Signore. |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 27 Febbraio 2019
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San GABRIELE DELL’ADDOLORATA Religioso
Assisi, Perugia, 1 marzo 1838 – Isola del Gran Sasso, Teramo, 27 febbraio 1862
Francesco Possenti nacque ad Assisi nel 1838. Perse la madre a quattro anni. Seguì il padre, governatore dello Stato pontificio, e i fratelli nei frequenti spostamenti. Si stabilirono, poi, a Spoleto, dove Francesco frequentò i Fratelli delle scuole cristiane e i Gesuiti. A 18 anni entrò nel noviziato dei Passionisti a Morrovalle (Macerata), prendendo il nome di Gabriele dell’Addolorata. Morì nel 1862, 24enne, a Isola del Gran Sasso, avendo ricevut…
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San BESAS Martire
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Santi BASILIO E PROCOPIO Monaci
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