+ Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 5,17-30
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole.
Riflessione
Il vangelo di Giovanni è diverso dagli altri tre. Rivela una dimensione più profonda che solo la fede riesce a percepire nelle parole e nei gesti di Gesù. I Padri della Chiesa dicevano che il vangelo di Giovanni è “spirituale”, rivela ciò che lo Spirito fa scoprirenelle parole di Gesù (cf. Gv 16,12-13). Un esempio bello di questa dimensione spiritualedel vangelo di Giovanni è il passaggio che meditiamo oggi.
- Giovanni 5,19-21: E’ l’amore che lascia trasparire l’azione creatrice di Dio. Questi versi rivelano qualcosa della relazione tra Gesù ed il Padre. Gesù, il figlio, vive in attenzione permanente dinanzi al Padre. Quello che vede fare al Padre, anche lui lo fa. Gesù è il riflesso del Padre. E’ il volto del Padre! Questa attenzione totale del Figlio al Padre, fa sì che l’amore del Padre possa entrare totalmente nel Figlio ed attraverso il Figlio possa svolgere la sua azione nel mondo. La grande preoccupazione del Padre è quella di vincere la morte e di far vivere. La guarigione del paralitico fu un modo per tirar fuori le persone dalla morte e per farle vivere. E’ un modo per dare continuità all’opera creatrice del Padre.
- Giovanni 5,22-23: Il Padre non giudica, ma affida il giudizio al figlio. Determinante, nella vita, è il modo in cui ci collochiamo dinanzi al Creatore, poiché dipende radicalmente da lui. Ora, il Creatore si rende presente per noi in Gesù. In Gesù abita lapienezza della divinità (cf Col 1,19). Per questo, nel modo in cui ci definiamo dinanzi a Gesù, esprimiamo la nostra posizione dinanzi a Dio Creatore. Ciò che il Padre vuole è che lo conosciamo e gli rendiamo onore nella rivelazione che lui fa di se stesso in Gesù.
- Giovanni 5,24: La vita di Dio in noi mediante Gesù. Dio è vita, è forza creatrice. Lì dove lui si fa presente, la vita rinasce. Lui si fa presente nella Parola di Gesù. Chi ascoltala parola di Gesù come parola che viene da Dio è già risorto. Ha già ricevuto il tocco vivificante che lo conduce oltre la morte. Gesù passò dalla morte alla vita. Ne è la prova la guarigione del paralitico.
- Giovanni 5,25-29: La risurrezione sta avvenendo già. I morti siamo tutti noi che ancora non ci apriamo alla voce di Gesù che viene dal Padre. Però “viene l’ora” ed è adesso, “in cui i morti udiranno la voce del Figlio di Dio e coloro che ascoltano vivranno”. Con la parola di Gesù, venuta dal Padre, si inizia una nuova creazione, già in cammino. La parola creatrice di Gesù raggiungerà tutti, anche coloro che sono già morti. Loro udiranno e vivranno.
- Giovanni 5,30: Gesù è il riflesso del Padre. “Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato”. Questa frase finale è il riassunto ditutto ciò che è stato detto precedentemente. Era questa l’idea che le comunità del tempo di Giovanni avevano ed irradiavano riguardo a Gesù.
Mercoledì della IV settimana di Quaresima
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola
Le letture di oggi ci dicono chi è Gesù di Nazaret. Gesù sa e vede come agisce Dio, e per questo agisce come Dio, e lo fa sempre bene, anche il giorno di sabato. Gesù ha in sé la forza della vita e della risurrezione. Egli è il figlio prediletto di Dio, e Dio chiede che gli siano resi gli onori dovuti a Dio. Gesù è allo stesso tempo pienamente uomo, e proprio perché è un uomo Dio ha fatto di lui il giudice di tutti gli uomini. L’ora del giudizio di Dio su di noi, del giudizio attraverso Gesù Cristo, non è solo annunciata per la fine del mondo. È oggi, adesso, che noi siamo sottomessi al tribunale di Gesù Cristo, poiché il tempo messianico è incominciato a partire dalla sua morte e dalla sua risurrezione. Oggi noi ci troviamo contemporaneamente davanti al giudizio e alla misericordia di Dio, che ci sono dati in Gesù Cristo. Il giudizio concerne il male che abbiamo fatto e lo scopre ai nostri occhi. Ma Gesù Cristo ci porta la remissione dei peccati, la guarigione del male e il ritorno alla vita, alla vita che abbiamo ucciso o affievolito in noi.
Per questo è sufficiente accogliere il dono divino del perdono. Se crediamo che Gesù Cristo è veramente entrato nella storia dell’umanità quando il Verbo di Dio si è fatto uomo e il Padre ci ha mostrato il suo amore dandoci suo Figlio, se ci rimettiamo nelle mani di Gesù Cristo, usciremo allora dalla morte ed entreremo nella vita, ed invece di essere giudicati, troveremo la misericordia e diverremo figli di Dio. D’altra parte, noi possiamo rifiutare questo dono, possiamo preferire il male che è in noi e non volere la guarigione. In questo caso ci sottomettiamo volontariamente al giudizio di Gesù Cristo. Bisogna pregare con fervore perché nessun uomo faccia mai questa scelta. Noi apparteniamo a Gesù per salvare con lui il mondo intero.
Antifona d’ingresso Rivolgo a te la mia preghiera, o Signore, nel tempo della benevolenza. Nella tua grande bontà, rispondimi, o Dio, nella fedeltà della tua salvezza. (Sal 68,14) |
Colletta O Dio, che doni la ricompensa ai giusti e non rifiuti il perdono ai peccatori purificati dalla penitenza, abbi misericordia di noi, perché l’umile confessione delle nostre colpe ci ottenga la remissione dei peccati. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
Is 49,8-15
Ti ho stabilito come alleanza del popolo, per far risorgere la terra.
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore: Parola di Dio |
Misericordioso e pietoso è il Signore.
Misericordioso e pietoso è il Signore, Fedele è il Signore in tutte le sue parole Giusto è il Signore in tutte le sue vie |
Canto al Vangelo (Gv 11,25.26) Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio! Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore, chiunque crede in me non morirà in eterno. Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio! |
Vangelo |
Gv 5,17-30
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Operando a favore dell’uomo, Gesù ci rivela il volto del Padre, che è per noi insondabile potenza, ma anche tenerezza, provvidenza e vita. Apriamo con fede il nostro cuore e diciamo: Ricordati della tua misericordia, Signore!Signore, hai promesso alleanza eterna con il tuo popolo: rendi feconda la sua presenza tra le genti. Ti preghiamo: Signore, hai promesso la libertà ai prigionieri: libera l’umanità dai lacci dell’egoismo e della violenza. Ti preghiamo: Signore, hai promesso la luce a quanti sono nelle tenebre: illumina chi, in ogni campo, è alla ricerca sincera della verità. Ti preghiamo: Signore, hai promesso che non soffriremo fame e sete: donaci il pane di vita e dissetaci con la tua Parola perchè portiamo frutto. Ti preghiamo: Signore, hai promesso di amarci con tenerezza, più che una madre i suoi figli: tienici per mano nella quotidiana fatica di vivere e perdona i nostri errori. Ti preghiamo: Per chi cerca la sua strada. Perchi è in condizioni ai limiti della sopravvivenza. Signore, fa’ che il nostro cuore diventi docile nelle tue mani e pronto a donarsi. Osiamo sperarlo dalla tua bontà e per il sacrificio del nostro Redentore, che con te vive e regna nei secoli. Amen. |
Preghiera sulle offerte La potenza di questo sacrificio, o Signore, cancelli l’antica schiavitù del peccato e faccia germogliare in noi novità di vita e salvezza. Per Cristo nostro Signore. |
PREFAZIO DI QUARESIMA I Il significato spirituale della QuaresimaÈ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa, attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria: Santo, … Oppure |
Antifona alla comunione Dio ha mandato il Figlio non per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. (Gv 3,17)Oppure: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. |
L SANTO DEL GIORNO
www.santiebeati.it
I santi del 30 Marzo 2022
San LEONARDO MURIALDO Sacerdote
Torino, 26 ottobre 1828 – 30 marzo 1900
Leonardo Murialdo nasce a Torino il 26 ottobre 1828 da una famiglia borghese. Studia dai padri Scolopi di Savona e alla Regia Università di Torino laureandosi in Teologia. Viene ordinato sacerdote nel 1851 e dedica i primi 14 anni del suo ministero ai giovani torinesi nell’oratorio di San Luigi a Porta Nuova. Nel 1867 fonda la confraternita laicale di San Giuseppe per aiutare i ragazzi poveri e abbandonati. Nel 1871 dà vita all’Unione operai cattolici di cui diventa successivamente assistente ecclesia…
www.santiebeati.it/dettaglio/32800
San GIULIO ÁLVAREZ MENDOZA Sacerdote e martire
Guadalajara, Messico, 20 dicembre 1866 – San Julián, Messico, 30 marzo 1927
www.santiebeati.it/dettaglio/90114
San PIETRO REGALADO DA VALLADOLID Francescano
Valladolid, Spagna, 1390 – Auguile, Spagna, 30 marzo 1456
Francescano e discepolo di Pietro da Villacreces, patrocinò anche dopo la morte di lui, nel 1422, la regola dell’osservanza in Spagna. Fu canonizzato da Papa Benedetto XIV nel 1746….
www.santiebeati.it/dettaglio/90393