+ Dal Vangelo secondo Matteo Mt 9,14-15
Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.
- Il vangelo di oggi è una versione abbreviata del vangelo che abbiamo già meditato a gennaio, quando ci venne proposto lo stesso tema del digiuno (Mc 2,18-22), ma con una piccola differenza. La liturgia di oggi omette tutto il discorso sul rammendo nuovo su un panno vecchio e del vino nuovo in un vecchio otre (Mt 9,16-17), e concentra la sua attenzione sul digiuno.
- Gesù non insiste nella pratica del digiuno. Il digiuno è un’usanza molto antica, praticata in quasi tutte le religioni. Gesù stesso la praticò per quaranta giorni (Mt 4,2). Ma lui non insiste con i discepoli per fare lo stesso. Li lascia liberi. Per questo, i discepoli di Giovanni Battista e dei farisei, che erano obbligati a digiunare, vogliono sapere perché Gesù non insiste nel digiuno.
- In quanto allo sposo, sta con loro e quindi non hanno bisogno di digiunare. Gesù risponde con un paragone. Quando lo sposo sta con gli amici dello sposo, cioè, durante la festa delle nozze, loro non hanno bisogno di digiunare. Gesù si considera lo sposo. I discepoli sono gli amici dello sposo. Durante il tempo in cui lui, Gesù, sta con i discepoli, è la festa delle nozze. Verrà un giorno in cui lo sposo non ci sarà più. Allora, possono digiunare se così vogliono. In questa frase Gesù allude alla sua morte. Sa e si rende conto che se continua lungo questo cammino di libertà, le autorità religiose vorranno ucciderlo.
- Il digiuno e l’astinenza della carne sono pratiche universali e ben attuali. I mussulmani hanno il digiuno del Ramadan, durante il quale non mangiano, né bevono, fino allo spuntar del sole. Sempre di più, e per diversi motivi, le persone si impongono qualche forma di digiuno. Il digiuno è un mezzo importante per controllarsi, e dominarsi, ed esiste in quasi tutte le religioni. È anche apprezzato dagli sportivi.
- La Bibbia fa molto riferimento al digiuno. Era una forma di penitenza per giungere alla conversione. Mediante la pratica del digiuno, i cristiani imitavano Gesù che digiunò quaranta giorni. Il digiuno tende a raggiungere la libertà di mente, il controllo di sé, una visione critica della realtà. È uno strumento per mantenere libera la mente e per non lasciarsi trasportare da qualsiasi vento. Grazie al digiuno, aumenta la chiarezza di mente. Ed è un mezzo che aiuta a curare meglio la salute. Il digiuno può essere una forma di identificazione con i poveri che sono obbligati al digiuno tutto l’anno e raramente mangiano la carne. Ci sono anche coloro che digiunano per protestare.
- Anche se oggi il digiuno e l’astinenza non si fanno più, l’obiettivo alla base di questa pratica continua inalterato ed è una forza che deve animare la nostra vita: partecipare alla passione, morte e risurrezione di Gesù. Dare la propria vita per poterla possedere in Dio. Prendere coscienza del fatto che l’impegno con il Vangelo è un viaggio senza ritorno, che esige perdere la vita per poterla possedere e ritrovare tutto in piena libertà.
Venerdì dopo le Ceneri
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola
Quando Gesù si dona a noi nella preghiera, non è il momento di digiunare. Bisogna ricevere appieno il suo amore, lasciargli una libertà completa, sapendo che il regno di Dio può realizzarsi molto bene in noi in quel momento. Non ci lasceremo mai colmare troppo da una gioia che viene direttamente dalla presenza di Gesù. Perché colui che entra nell’intimità del cuore di Gesù conosce sofferenze interiori molto profonde: sofferenze per il suo peccato e per il peccato del mondo, prove, assilli, tentazioni e dolorosissimi digiuni spirituali nel momento in cui Gesù si nasconde, e non fa più percepire la propria presenza… La Chiesa sa che le nostre forze sono limitate, e che noi dobbiamo essere disponibili alle sofferenze più intime, più profonde, che vengono direttamente da Gesù. È questo il motivo per cui essa ha ridotto i digiuni che un tempo erano d’obbligo. Essa ne dispensa i vecchi, i malati: se il digiuno impedisce loro di pregare, se essi hanno appena la forza per restare vicino a Dio, che restino con lo Sposo: è questo l’importante!
Antifona d’ingresso Il Signore mi ha ascoltato, ha avuto pietà di me. Il Signore è venuto in mio aiuto. (Cf. Sal 29,11) |
Colletta Accompagna con la tua benevolenza, Padre misericordioso, i primi passi del nostro cammino penitenziale, perché all’osservanza esteriore corrisponda un profondo rinnovamento dello spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
Is 58,1-9
È forse questo il digiuno che bramo?
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore: Parola di Dio |
Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; Sì, le mie iniquità io le riconosco, Tu non gradisci il sacrificio; |
Canto al Vangelo (Am 5,14) Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Cercate il bene e non il male, se volete vivere, e il Signore sarà con voi. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! |
Vangelo | Ascolta il Vangelo > |
Mt 9,14-15
Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Il Signore ascolta la preghiera di chi riconosce le doppiezze e le contraddizioni della propria condotta morale. Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci o Signore.Perchè la parola del Papa in difesa della vita, della libertà e della pace, sia accolta nella Chiesa e nel mondo come proposta di valori umani, atti ad ispirare l’impegno morale dei singoli e dei popoli. Preghiamo: Perchè la Conferenza episcopale trovi nell’assistenza dello Spirito Santo, il coraggio di proporre alla Chiesa italiana linee pastorali a partire dalle emarginazioni e dalle povertà presenti sul territorio. Preghiamo: Perchè la sofferenza, che accomuna persone malate, sole e svantaggiate, susciti nella comunità cristiana, raccolta attorno allo sposo Gesù nel banchetto dell’eucaristia, risposte concrete di carità e di solidarietà. Preghiamo: Perchè il digiuno, che il vangelo paragona all’attesa dello sposo, ci prepari a testimoniare più concretamente la fede e l’amore. Preghiamo: Perchè la gioia donataci da Gesù in quest’eucaristia, ci aiuti ad essere fedeli ai nostri doveri di cristiani. Preghiamo: Per i cristiani che si dicono credenti pur avendo abbandonato la pratica religiosa. Per i cristiani che ritengono l’impegno sociale estraneo alla Chiesa. Scuoti, o Padre, la nostra coscienza pigra e intorpidita dal peccato, e fa’ che, accogliendo il giudizio della tua Parola sulle nostre incoerenze, viviamo in maniera più responsabile l’impegno della fede. Amen. |
Preghiera sulle offerte Il sacrificio che ti offriamo, o Signore, in questo tempo di penitenza, renda a te graditi i nostri cuori, e ci dia la forza per più generose rinunce. Per Cristo nostro Signore. |
PREFAZIO DI QUARESIMA I Il significato spirituale della QuaresimaÈ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa, attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria: Santo, … Oppure |
Antifona alla comunione Fammi conoscere, o Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. (Sal 24,4)Oppure: Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? (Mt 9,15) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 19 Febbraio 2021
Beato CORRADO CONFALONIERI DA PIACENZA Eremita, Terziario francescano
Piacenza, ca. 1290 – Noto, Siracusa, 19 febbraio 1351
Nato a Piacenza nel 1290, era di nobili origini. Un giorno accusò un uomo innocente di un incendio appiccato da lui stesso durante una battuta di caccia. Di fronte alla condanna a morte per l’uomo accusato ingiustamente Corrado si mosse e pietà e ammise la sua responsabilità. Dopo aver pagato i danni causati si ritrovò in povertà. Assieme alla moglie vendette gli averi restanti e ne diede il ricavato ai poveri. Abbracciate la regola di Francesco e Chiara decisero di diventare reli…
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Santa LUCIA YI ZHENMEI Catechista cinese, martire
Mainyang, Sichuan (Cina), 17 gennaio 1815 – Kaiyang, Guizhou (Cina), 19 febbraio 1862
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Sant’ ASIA Medico, martire ad Antiochia
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