“Per questo viaggio metto nella valigia tanto entusiasmo e tanta voglia di crescere nella fede e nelle relazioni”
“Considero questo viaggio un punto di partenza per iniziare ad essere presente non solo fisicamente ma donando me stessa al gruppo”
“L’obiettivo per questa JMJ è iniziare ad avere relazioni vere guardando l’anima della persona essendo me stesso”
“Con questa esperienza voglio potenziare i vecchi rapporti, togliendo i freni inibitori che limitano le dimostrazioni di affetto, e soprattutto creare nuovi legami con questi principi”
“Spero di trovare un po’ di serenità e di ringraziare Dio per quanto ricevuto”
” In questo viaggio vorrei imparare a mettermi in secondo piano per l’altro, non solo quando posso e soprattutto non solo quando voglio”
” Essere pronto e presente per chi è in viaggio con me”
“Il mio obiettivo è di non essere più una presenza-assenza, quindi oltre ad ascoltare mi impegnerò ad essere un elemento del gruppo molto più attivo e partecipe.”
” In questo viaggio vorrei imparare a essere un punto di riferimento per gli altri durante i momenti di difficoltà e in situazioni importanti”
“Aprirmi all’altro per quello che sono, scoprendo così più di me e creando relazioni sincere”
” Il mio obbiettivo è quello di crescere caratterialmente e rompere gli schemi di ogni giorno”
“Io in questo viaggio vorrei essere capace di trasmettere libertà al prossimo.”
Questi erano i nostri obiettivi per il viaggio. Quando un sogno te lo sudi, quando ti impegni per realizzarlo niente può essere in grado di rovinarlo. Il nostro sogno è stato a dir poco perfetto.
Non riuscivamo a trattenere l’emozione, stavamo veramente andando dall’altra parte del mondo.
Sveglia alle 3.30, partenza alle 4.00, aereo alle 7.40.
Atterriamo alle 16.30 (orario panamense), e ad aspettare troviamo la nostra famiglia ospitante, che ci ha accolto con gioia, grandi sorrisi e tanta felicità!
Vedete questa famiglia non è stata una famiglia normale, e di sicuro ha contribuito a rendere questa esperienza indimenticabile. Ci ha aiutato ad integrarci e non ci ha fatto mai mancare niente, proprio come se fossimo a casa nostra.
La prima notte eravamo esausti e siamo subito andati a dormire, ma la mattina ci siamo svegliati carichi e pronti per scoprire cosa ci aspettava.
Nelle tre catechesi svolte abbiamo trovato negli altri giovani a volte uno spunto per nuove riflessioni, ma soprattutto tanta voglia di crescere! Nei nostri occhi era chiaro e palese che eravamo lì per un motivo, un motivo forte che ci ha permesso di vivere al meglio e con impegno questa avventura.
In linea con le catechesi proposte, c’è stato il cammino di riflessione con Don Domenico, che ci ha portato a maturare nuove consapevolezze sulla nostra singola persona e sul rapporto con il gruppo.
Abbiamo appreso che ogni azione determina una reazione e che quindi ogni nostro gesto deve essere sempre pensato nel rispetto dell’altro che ci accompagna.
Noi giovani siamo stati l’uno il bastone dell’altro e per questo anche nei brutti momenti mai ci siamo sentiti abbandonati.
La libertà deve essere il punto fermo delle nostre relazioni, ci dobbiamo alzare e avere coraggio; senza paura, un piede davanti all’altro arriveremo dove desideriamo!
Prossima tappa : Lisbona!
Ester Cignittti